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Sport a Roma 11 febbraio 2021 Cortina 2021: le lacrime di Sofia Goggia La grande assente ai mondiali italiani di sci alpino Sincera e affranta. Così
ci è apparsa la nostra Sofia Goggia nelle interviste rilasciate in queste ore.
Nostra perché con lei, in questi mesi di attesa, sognavamo discese libere a più
di cento km orari, col vento gelido e amico ad accompagnare i nostri soffici
sogni di gloria. Soffici come neve,
tappeto bianco srotolato alla sciata regale della campionessa italiana. Mesi a
fantasticare di una regina tutta nostra, incoronata da un’altra altezza
imperiale: Cortina d’Ampezzo, per tutti la “regina delle Dolomiti”. Loro,
insieme, come in una favola a lieto fine, tra medaglie d’oro e record da
santificare. Niente da fare. Come
sappiamo Sofia non ci sarà. A sbatterla fuori pista un dannato trauma
distorsivo al ginocchio destro, neanche quindici giorni fa. Non è il primo infortunio
a metterla fuori gioco, purtroppo. Già nel 2018, il malleolo fa crac e addio
mezza stagione agonistica. Ancora, un anno fa si rompe l’avambraccio sinistro.
Ora, nel momento in cui stava tornando ai suoi massimi livelli, lo stop più
duro. Le sue lacrime sono le
nostre: «quando mi alzo la mattina faccio fatica a non pensarci, ma devo
accettarlo, sono costretta. Disputare i mondiali in casa era un sogno enorme,
non poter gareggiare un incubo. Non hanno ancora inventato la macchina del
tempo, altrimenti cambierei tante cose». Anche noi, Sofia. Ma vediamo se funziona: chiudiamo
gli occhi e torniamo con te a Pyeongchang, Corea del Sud, olimpiadi invernali
2018, il tuo capolavoro: una discesa libera tutta d’oro, dove sei riuscita a
mettere in fila dietro di te, al terzo posto, la leggenda americana Lindsey
Vonn. Nella stessa stagione vinci anche
la Coppa del Mondo, sempre discesa libera ovviamente, la tua specialità; il
tutto dopo un fantastico testa a testa in classifica generale sempre con lei,
la Vonn, amica rivale di un duello indimenticabile. In attesa dell’ennesimo
recupero e di un nuovo successo, in questi mondiali tanto attesi ci aggrappiamo
mani e sci a Federica Brignone, altra atleta baciata da un indiscutibile
talento. Oltre, ovviamente, alle speranze riposte tra gli uomini in Dominik
Paris e Christof Innerhofer. Così, chissà se, cara
Sofia, la tua amica Federica non vinca per lei e per te. E venga incoronata
dalle Dolomiti. Come in un soffice sogno di gloria.
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