Torna di attualità il problema dell'ospedale Santissimo Salvatore: né carne, né pesce. Servizi pochi, solo un Primo soccorso e i cittadini-utenti che non si sentono tutelati per le sorti della propria salute. E il vicino ospedale di Tivoli scoppia, così come le lunghe file di attesa per una prestazione sanitaria. 

Forse, però, a Palombara Sabina c'è una piccola speranza: dopo ben dodici anni l'amministrazione comunale - con a capo il sindaco Palombi - è riuscita ad attenzionare alla Regione Lazio le sorti della Casa della Salute, ottenendo un'apposita audizione. 

Il commissario straordinario della Asl Rm5, dottor Quintavalle, ha pubblicamente ammesso che, a tutt'oggi, la Casa della Salute non è operativa e non è accreditata perché non ha, al suo interno, i medici di Medicina generale, presupposto fondante per istituire la Casa della Salute. Lo stesso Quintavalle ha anche dichiarato che la struttura non rispetta le norme antisismiche. Grazie ai consiglieri comunali e ai consulenti di Palombara Sabina presenti all'audizione di luglio, nonché grazie all'incalzante intervento dei consiglieri regionali, gli onorevoli Aurigemma, Righini, Colosimo, Simeone e Barillari, sono riusciti ad ottenere un primo grande passo avanti.

Il dottor Quintavalle ha, infatti, garantito che Palombara Sabina rientrerà nella priorità della Asl e che per questo, già entro l'estate, emanerà un bando per reclutare il personale necessario per la Medicina generale. Ha inoltre garantito che sta già provvedendo alla sistemazione strutturale dell'immobile. Entro settembre prossimo sarà fissata una nuova audizione in commissione Sanità, al fine di verificare lo stato dell'arte.

“Siamo sempre dalla parte del nostro territorio e dei nostri cittadini”, ha commentato il sindaco di Palombara Sabina, avvocato Alessandro Palombi.