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Cronaca a Roma 17 luglio 2019 Addio al maestro Andrea Camilleri, il narratore di Montalbano Questa mattina, all'età di 93 anni, è venuto a mancare al Santo Spirito di Roma l'uomo che con i s Questa mattina alle ore 08,20 è venuto a mancare all'età di 93 anni il maestro della giallistica italiana contemporanea, Andrea Camilleri. Lo scrittore siciliano era stato ricoverato al Santo Spirito un mese fà, 17 giugno, per un arresto cardiaco. I funerali, per volere dello stesso autore, si svolgeranno domani in forma privata. Andrea Camilleri era nato a Porto Empedocle il 6 settembre del 1925 in provincia di Agrigento, terra che assieme al ragusano racconterà settant'anni dopo nei suoi suggestivi romanzi dedicati alla figura bubera e onesta del commissario Montalbano. E' stato un uomo poliedrico e dai molteplici interessi in campo culturale con la scrittura sempre in primo piano e nel suo cuore. Trasferitosi a Roma nei primi anni '40, ha cominciato a nutrire un grande interesse per il racconto scritto che ha onorato nelle varie vesti di scrittore, sceneggiatore, regista, drammaturgo e insegnante di italiano. Molte le sue attività letterarie prima di farsi conoscere al grande pubblico col commissario italiano più famoso degli anni 2000. E' stato insegnante presso il Centro Sperimentale di cinematografia di Roma in due riprese, dal 1958 al 1965 e nel bienno '68-'70. Da giovane a partire dal 1952 terminati gli studi ha girato più di 100 opere tra cui molti drammi pirandelliani. Nel quinquennio 1945-50, in piena ricostruzione sociale e morale del paese dopo la guerra, ha iniziato a scrivere racconti e poesie con cui ha vinto il Premio Saint Vincent. Dopo ancora una collaborazione come insegnante della cattedra di regia all'Accademia nazionale d'Arte Drammatica per vent'anni dal 1977 al 1997. E' stato collaboratore della Rai e curatore di varie produzione tra cui "Le inchieste del Commissario Maigret" e forse proprio questi due lavori hanno creato quello che in fisica quantistica e quantum si chiama ponte sul futuro. Un laccio con il futuro e fortunatissimo periodo dei libri e della serie televisiva del Commissario Montalbano. In Luca Zingaretti, Andrea Camilleri ha trovato la sintesi perfetta del personaggio tanto sognato e finalmente narrato ai lettori. Un commissario tratteggiato dalla sua penna metodica ma al tempo stesso carica di immagini profonde. Il carisma dell'investigatore integerrimo, le ambientazioni che lasciano nelle pagine e nella pellicola il sapore forte e levigato della Sicilia, le storie omaggiate anche da un critico inflessibile come Aldo Grasso, sono state la firma impressa in calce dello scrittore siciliano. Oggi Luca Zingaretti suo Montalbano lo saluta come un caro amico e in questa frase sintetica ma piena c'è tutta l'idea di Andrea Camilleri: "Per un romanzo di Montalbano diciotto capitoli ciascuno di dieci pagine,
ogni pagina nel mio computer vuol dire 23 righe. Un romanzo ben
congegnato sta perfettamente in 180 pagine. Per i racconti, 24 pagine, o
meglio 4 capitoli di 6 pagine ciascuno. Se non sento questa mia metrica
vuol dire che qualcosa non va". In un metodo solo apparentemente troppo ortodosso c'è tutto l'autore siciliano e il suo modo di intedere un racconto, frutto di tante esperienze che mescolandosi insieme hanno trovato la loro sintesi compiuta in una firma e in un nome.
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