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Sport a Roma 25 luglio 2020 Sprofondo rosso Ferrari, una crisi che sembra infinita Cinquantadue giri. Questo il tempo che avranno le Ferrari di
Vettel e Leclerc per tentare di raggiungere il podio al termine del gran premio
di Gran Bretagna, quarto appuntamento stagionale. Hamilton e Bottas, con le loro Mercedes che sembrano già
avere una marcia in più rispetto alle altre scuderie, sembrano partire anche
qui con i favori del pronostico, dopo aver già conquistato i primi tre gran
premi stagionali: il G.P. d’Austria Bottas, quello della Stiria Hamilton
(entrambi percorsi sullo stesso circuito) e ancora l’iridato Lewis assoluto
dominatore del G.P. d’Ungheria. E la Rossa? Finora poco o niente per la verità. Solo un
secondo posto con Leclerc in Austria, mentre l’ex campione del mondo Vettel,
che proprio al termine di questa stagione saluterà Maranello, non è assolutamente
riuscito ad esprimersi a livelli sufficienti, sia per fastidiosi problemi di
assetto della monoposto sia per errori piuttosto grossolani e sorprendenti per
un pilota del suo livello. Certamente l’aspetto legato all’affidabilità della monoposto
è fondamentale, in un anno rivoluzionario per la Formula 1, investita come
tutti gli sport dall’incubo Covid, con annessi problemi di calendario, tra
ritardi, spostamenti e cancellazioni. Tutto questo, unito a una profonda crisi
di rapporti interni e mancanza di chiarezza tra le varie componenti della
squadra, costringe il Cavallino a concentrare le forze nel trovare nel più
breve tempo possibile quella stabilità e affidabilità tecnica ed elettronica
senza la quale sarebbe impossibile proseguire con una stagione competitiva. Problemi che la Mercedes sembra aver già risolto in tempi
francamente brevissimi, portandosi in testa al mondiale con un vantaggio già
più che discreto sulle scuderie più quotate. Da non sottovalutare neanche la
Red Bull, che con un arrembante Verstappen e un fido scudiero come Albon, al
momento sembra l’unica ad avere le carte in regola per impensierire Hamilton e
compagni. Non resta ora che aspettare la fine dei “lavori” in casa rossa
e i primi buoni risultati, magari chissà, già dalla gara in Gran Bretagna.
D’altronde a inizio stagione, il messaggio fu molto chiaro: questa deve essere
la stagione della riscossa, dopo le ultime annate deludenti. Lo merita la
storia del Cavallino rampante, per il quale hanno gareggiato tanti piloti
entrati nella leggenda di questo sport, ma soprattutto lo meritano i milioni di
tifosi sparsi per il mondo e innamorati pazzi della Ferrari.
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