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Politica a Roma

16 marzo 2021
Romanella: Fuori dal G.R.A. le persone sono stanche di vivere con servizi di serie B!
Intervista a Roberto Romanella, presidente del Municipio Roma VI

Siamo nell’estrema periferia est di Roma, dove la città dopo il G.R.A. scivola lentamente nella campagna, ma lo fa scortata da palazzoni, “torri”, strade malconce e quartieri lontanissimi dalla ribalta del Centro storico. Proprio in questo luogo, crocevia spesso di notizie di cronaca, ma soprattutto bacino di varia umanità, dove ancora si respira la parola solidarietà abbiamo rivolto alcune domande al presidente del Municipio VI, Roberto Romanella (M5S) su quello che è stato fatto negli ultimi quasi 5 anni di governo del territorio e su cosa significa vivere a Tor Bella Monaca oggi.

Presidente Romanella, benvenuto. Iniziamo con un bilancio dopo quasi 5 anni di governo 5stelle, quali obiettivi è orgoglioso di aver conseguito?

Beh, sicuramente l'aver reso agibile l'arena del Teatro di Tor Bella Monaca che versava in condizioni di abbandono, dopo la ristrutturazione avvenuta tra la fine degli anni '90 e il 2005 che l'aveva vista incompleta (mancava ad esempio la rampa che consentisse alle persone in carrozzina di raggiungere i bagni) e pertanto non collaudabile, è sicuramente uno di questi: la mia candidatura aveva proprio questo obiettivo: capire perché non si riuscisse a riportare al completo utilizzo questo spazio culturale così importante per il territorio. C'è poi la Sala Cinema municipale che era stata chiusa alla fine del 2013 per iniziare i lavori di restauro pagati, ma mai terminati. Ho presentato un esposto in procura sul problema, ma non avuto seguito. Al momento comunque, fervono i lavori e a breve anche questo spazio sarà restituito alla popolazione come sala polifunzionale. Stiamo lavorando inoltre sull'apertura nei fine settimana del sito archeologico dell’antica città di Gabii, in collaborazione con la Soprintendenza e con l'Università di Tor Vergata per portare questo luogo all'attenzione mondiale che merita. Potrei proseguire con la biblioteca di Via Merlini, anche questa abbandonata dalla fine degli anni '90 sulla quale stiamo lavorando in collaborazione con Biblioteche di Roma per farne un polo culturale dedicato ai più piccoli. Purtroppo siamo stati un po' rallentati dalla pandemia e da alcune verifiche richieste dal Genio Civile, ma contiamo di iniziare il cantiere per fine consiliatura”.


Come avete fronteggiato la pandemia?

A livello locale c'è stato un grande coordinamento con le squadre di Protezione Civile e con diverse Associazioni Culturali che abbiamo messo in rete per la distribuzione dei pacchi alimentari. Il sito è stato arricchito e potenziato con gli indirizzi degli esercizi commerciali che consegnavano a domicilio e numeri utili: dalle farmacie al sostegno psicologico; dalle associazioni di volontariato ai punti di spesa sospesa”.


Si nomina spesso Tor Bella Monaca per fatti di cronaca, ma ci parli di cosa c'è di positivo in questo quartiere e del suo vero spirito...

Una grande voglia di riscatto e una richiesta di spazi culturali in quella parte “buona” della popolazione che poi costituisce la stragrande maggioranza. C'è voglia di partecipare e di auto organizzarsi per uscire dalla classica periferia-dormitorio che ne fa un cliché del tutto sbagliato: il centro storico va svuotandosi e la vera città ormai si trova qui, al di là del G.R.A. dove 3 milioni di persone sono stanche di vivere con servizi di serie B. In questa direzione è andata la Giunta che ho l'onore e l'onere di presiedere: dare risposte concrete. Se il bilancio municipale è passato dai 17 milioni del 2016, agli attuali 48 e mezzo è opera del grande lavoro di squadra dell'intera Giunta e di quei Consiglieri di Maggioranza che hanno avuto il tempo e la forza di dedicarsi ad un lavoro tanto erculeo e a volte improbo: risollevare le sorti e la qualità di vita di un Municipio, il VI, abbandonato a se stesso negli ultimi 25 anni. Siamo consapevoli che 5 anni non bastano per completare il lavoro e che occorrerebbe almeno un decennio di impegno forsennato, ma noi abbiamo dato un'impronta e segnato un cammino che non può più essere ignorato, chiunque governerà”.

Concludendo possiamo dire che dal Municipio VI arriva, per bocca del suo Presidente, una grande voglia di rilancio, grazie alle iniziative messe già in atto e grazie a quelle che si stanno pianificando per il futuro, ovviamente tutto è reso possibile dalla stragrande maggioranza dei cittadini che vuole restituire dignità ad un territorio troppo spesso vessato e messo al centro delle cronache solo per questioni legate alla criminalità, ma che invece come ci ha raccontato Romanella ha anche molto, molto ancora da poter dare alla città di Roma. 


articolo inserito da: Jacopo Nassi
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