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Cultura a Leonessa 03 maggio 2021 Viaggi in Sabina: Leonessa Terza tappa del nostro percorso tra le bellezze della regione La prima cosa che ci
viene in mente se pensiamo all’accogliente Leonessa? Che è certamente tra i
luoghi privilegiati e preferiti da centinaia di famiglie laziali. È centro di villeggiatura
estiva e di sport invernali, incastonata lì, nell’incantevole cornice della
catena preappenninica dei monti Reatini, che donano da sempre alla vista e ai
cuori uno spettacolo paesaggistico con pochi eguali e che formano e
caratterizzano la parte più elevata della Sabina, dominata dalla cima del
Terminillo, la sua vetta più alta in assoluto con i suoi 2.216 m e tra le
maggiori località sciistiche italiane per eccellenza. Già, i monti Reatini. Un
autentico aperto belvedere sulle valli del Tevere e, diciamo noi senza timore
di essere smentiti, un’ ineguagliabile balconata che si affaccia sulla
meraviglia della natura, che accarezza gli occhi e l’anima alla vista, seppur
in lontananza, del Gran Sasso. Leonessa, che di Rieti è
provincia e vanto turistico, escludendo i villeggianti stagionali, conta
all’incirca poco più di tremila abitanti, per un’altezza di poco inferiore ai
mille metri. Perfetta sia per trovare
conforto e refrigerio durante estati bollenti sia per un’intensa attività
sportiva invernale, quando incombe il gran freddo e i paesaggi si fanno ancora
più incantevoli. Per la precisione, la ricercatissima Leonessa brilla ai piedi
del monte Tilia. La sua storia è un lungo
e mai banale viaggio che parte dal basso Medioevo e, attraversando tutte le
fasi storiche del nostro Paese, la trova sempre lì, se non protagonista
certamente spettatrice interessata di avvenimenti che hanno segnato rapporti
dinastici, religiosi e internazionali di ogni tipo. Tra il Quattrocento e il
Settecento, quindi nell’arco di ben tre secoli, ha visto alternarsi il dominio
pontificio a quello della corona di Napoli. Cosa ci resta di questi
trecento anni? Tanto. Il primo esempio è
senz’altro la chiesa di San Pietro. Visitandola, già dall’esterno entri in un
attimo nel pieno Quattrocento architettonico, ammirando il portale quasi
intatto dell’epoca che apre la facciata della chiesa, accompagnato da un
campanile gotico caratteristico. Poi entri e ti ritrovi nel pieno di una navata
arricchita da cappelle e soprattutto ornata dalla raffinatezza degli affreschi. Ma non c’è soltanto la
chiesa di San Pietro. Non possiamo dimenticare la chiesa di Santa Maria del
Popolo e soprattutto la chiesa di San Francesco, anche questa del Quattrocento,
con portale tardo gotico e ricca di opere d’arte. Infine, ma non per ultima,
citiamo e consigliamo la visita alla chiesa barocca di San Giuseppe da
Leonessa. Concludendo il nostro
terzo viaggio, il consiglio che diamo ai lettori è quello di continuare
ovviamente a considerare la splendida Leonessa un luogo di villeggiatura
privilegiato. Ma di non fermarsi a
quello; di continuare la visita anche sotto il profilo artistico e monumentale. Per non perdersi davvero
nulla di questa cittadina di molteplici bellezze.
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